Dal sito de Le Iene
Pochi giorni fa abbiamo documentato l’iniziativa del comitato Passo civico, che in una notte d’estate ha raccolto 52 biciclette abbandonate per la città dopo l’interruzione del servizio di bike sharing da parte della società di Singapore. Ora arriva la denuncia nei confronti di Obike da parte del comune di Roma per abbandono illecito di rifiuti.
Sono già sparite le 52 Obike raccolte dai volontari di Passo Civico nelle rastrelliere di piazza Aldo Moro a Roma. Non si sa né chi le ha prese, né per farci cosa.
Il Comune di Roma, intanto, ha presentato denuncia penale contro la società Obike per abbandono illecito di rifiuti. Della società di bike sharing che ha invaso Roma “fregandosene di recuperare le biciclette abbandonate dopo il fallimento del servizio”, come spiega Antonio De Napoli a capo del comitato Passo Civico per Roma, vi abbiamo parlato pochi giorni fa raccontando su Iene.itl’iniziativa dei volontari. Un gruppo di circa 30 persone del comitato Passo Civico ha infatti girato la capitale per recuperare le carcasse delle bici gialle, molte delle quali prive di sellini o vandalizzate. 52 bici sono state radunate nelle rastrelliere di piazza Aldo Moro, davanti all'università La Sapienza. “Così abbiamo facilitato il lavoro sia a Obike che al Comune. Venitevele a prendere!”, dice Antonio nel video che potete vedere qui sopra.
Intanto in questi mesi le bici gialle si sono sommate all’immondizia che già invade la capitale. Il servizio di bike sharing è infatti rimasto attivo per poco più di un anno, da novembre 2017 a ottobre 2018. Poi la comunicazione con la start up di Singapore e il servizio che offriva si è interrotto, probabilmente anche per le continue azioni vandaliche sulle bici da parte degli utenti.
Il comune ha mandato diverse diffide per la rimozione delle bici, ma nulla è successo. Fino a che, il 9 luglio, Passo Civico ha deciso che era il momento di intervenire. In un solo giorno sono state raccolte 52 biciclette grazie alle segnalazioni degli utenti dopo un post su Facebook.
La capitale sta ora procedendo per vie legali, anche perché, nonostante fosse già stato dato mandato ai vigili di rimuovere le bici, in giro per Roma ce ne sono ancora tantissime.
Noi con Antonio De Napoli, il giorno dopo la raccolta delle 52 bici abbiamo contattato telefonicamente l’amministratore di Obike Italia, Federico Lostumbo. L'unica cosa chiara dopo oltre mezz'ora di acceso confronto è che dietro le biciclette di Obike c'è un gran casino. E zero dipendenti. "Un cameriere part-time che ha un camioncino a tempo perso mi va a fare le raccolte delle biciclette". Confortante. Se si pensa che sono 1200 le biciclette abbandonate ancora sparse negli anfratti di Roma, è lecito pensare che le Obike non verranno mai raccolte dalla sua società.
Ci sarebbe un contratto di servizio fra Obike e il comune di Roma in cui l'obbligo di raccolta delle bici spetterebbe alla società. "Ma io il contratto non lo trovo. Sono arrivato a fine marzo, il commercialista non rilascia i documenti finché non viene saldata la sua fattura. Ma il conto in banca è a zero totale". E così, davanti alla generosità dei trenta volontari di Passo civico, Lostumbo si allarga: "Non è che mi possono dare loro una mano? Però devono raccoglierne 100 alla volta". Ma sta scherzando? "Ma io pago, non è che lo devono fare gratis. 5 o 6 euro a bicicletta a seconda delle condizioni".